L'anello della SS.Trinità nei Monti Simbruini (giro breve)

L'anello della SS.Trinità nei Monti Simbruini (giro breve)

Lunghezza: 45,7km
Dislivello Complessivo: 1.150mt
Durata: 4h 30m
Grado di Difficoltà: BC - Difficile
Sterrato: 85%
Data Ultima Modifica: Ottobre 2014
Punto di Partenza e Arrivo: Camporotondo (1.450mt)
Tipo di Percorso: Anello
Gruppo Montuoso: Monti Simbruini
Fonte/Autore: Fabio - Born To Trek

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Premessa: Il percorso proposto è davvero magnifico. Nel cuore del parco naturale dei Monti Simbruini particolarmente ricchi di vegetazione si snoda un lungo anello che percorre oltre 45km tra sterrati tecnici, lunghi tratti di discesa divertente, altipiani ampi e pianeggianti e raggiunge il famoso santuario della SS Trinità, il tutto in ambienti di montagna posti tra i 1.300mt e i 1.800mt di altitudine.
Il Santuario della SS Trinità è una meta di pellegrinaggio molto frequentata, posta sotto una roccia a strapiombo sul versante sudorientale del monte Autore è una piccola chiesetta costruita in un luogo strategico, soleggiato e ricco d’acqua frequentato sin dalla preistoria e divenuto con il tempo luogo di passaggio di santi ed eremiti. Al suo interno magnifici affreschi antichi tra cui spicca, appunto, l’affresco della Santissima Trinità risalente al XII secolo.
Nelle vicinanze del santuario verranno percorsi gli altipiani brulli di Campo di Pietra che hanno ospitato le riprese del film “Lo chiamavano Trinità…” e chissà se per il nome non abbiano preso ispirazione dal vicino santuario.
Il tracciato non presenta particolari difficoltà tecniche, ad eccezione di un breve primo tratto più ripido e sconnesso il tracciato si sviluppa per lo più su comode strade sterrate, più o meno a metà percorso si incrocia e percorre la Statale Simbruina che connette Capistrello nel versante abruzzese con Filettino e gli Altipiani di Arcinazzo nel versante laziale. Il tratto di asfalto per lo più in salita permette di raggiungere la località sciistica di Campo Staffi ovvero il punto più alto dell’escursione per poi addentrarsi nuovamente su sterrati e boschi tipici dei Simbruini. L’unica nota dolente è il dislivello altimetrico che superando i 1.000mt totali richiede un buon allenamento.

Come arrivare: per le indicazioni stradali al punto di partenza clicca qui
Dalla A24 si prende l’uscita per Tagliacozzo e si lascia la Tiburtina seguendo le indicazioni per Tagliacozzo. Superato il ponte, all’incrocio successivo si prosegue dritti senza entra nel paese bensì seguendo le indicazioni per Cappadocia e Petrella Liri. Arrivati a Petrella Liri si seguono le indicazioni per Camporotondo e SS Trinità per via di Don Calabria che prima conduce al paese di Cappadocia e successivamente arriva a Camporotondo. Si può parcheggiare vicino la chiesa o vicino gli impianti sciistici a via di S.Giovanni.

Descrizione: Da Camporotondo si seguono via di S.Giovanni o via Pozzo della Neve in direzione sud-est che si ricongiungono all’uscita del paese in zone più brulle che lasciano spazio subito a strada sterrata.
Appena entrati nel sottobosco il sentiero si fa subito impervio su sterrato leggermente sconnesso ma soprattutto pendente , questo è il tratto tecnicamente più difficile e faticoso dell’intero tracciato, al km3 si giunge in pieno bosco nel punto più alto di questo tratto dopodiché comincia una divertente discesa che dopo ca. 2km torna ad essere meno ripida fino ad arrivare al Piano della Regna . Attraversato il Piano della Regna, a ca. 1.400mt di altitudine, si giunge sulla statale Simbruina asfaltata che va presa verso destra in salita . Qui si possono scorgere bei panorami sul versante abruzzese dov’è presente Capistrello .
Si percorrono 7km di asfalto in salita risalendo 200mt di dislivello fino a Valico di Serra S.Antonio , si svolta a destra sempre su asfalto in salita in direzione di Campo Staffi , percorsi altri 3,5km per ca. 180mt di dislivello si giunge alla località sciistica di Campo Staffi, punto più alto dell’escursione (1.785mt ca.) .
Alla fine della zona la strada ritorna ad essere sterrata, si scende qualche metro su sentiero che raggiunge la seggiovia che si percorre lungo i piloni fino alla base. In questo punto bisogna fare attenzione in quanto il sentiero in discesa porta ad accelerare rischiando di sbagliare strada visti i tanti bivi e incroci.
Si prosegue sul sentiero principale in direzione nord-nord-ovest fino a raggiungere il rifugio di Campo Ceraso. Si prosegue sul sentiero 684 in direzione della Monna di Campo Ceraso che si raggiunge al km 26.4 dell’escursione, tenendosi sulla sinistra si prosegue sempre in direzione Nord-Ovest (attenzione a non prendere altri sentieri) fino a raggiungere il fontanile Campitelle , in loco presente anche un bel laghetto .
Dal fontanile Campitelle si prosegue seguendo il sentiero 684 e le indicazioni per SS Trinità (1.337mt) che si raggiunge rapidamente. Dal piazzale dove sono presenti i parcheggi si può scendere fino al santuario in pochi minuti per poi risalire.
Dal parcheggio si segue la strada asfaltata verso nord fino a che questa non arriva ai Pratoni di Vallepietra divenendo sterrata. Al primo incrocio nei pressi del rifugio Saifar (1.328mt) si svolta a destra attraversando il campo della Pietra . Si prosegue verso est rimanendo sempre in spazi aperti raggiungendo e superando anche il Fontanile della Signora e la Fonte Colle delle Lacrime. Superato il fontanile dopo ca. 1km si giunge ad un bivio che a sinistra porta a Camporotondo mentre a destra si ricongiunge con il Fontanile Campitelle visitato all’andata. Si prosegue quindi verso sinistra con strada che devia verso nord rimanendo sempre a bordo bosco. Dopo altri 700mt si giunge ad un secondo bivio dove si svolta a destra entrando nel bosco su sentiero in salita e dopo altri 900mt al bivio successivo si svolta a sinistra su traccia ormai in discesa che conduce a Camporotondo.