Anello del Pizzo Carbonara e Pizzo Scalonazzo

Anello del Pizzo Carbonara e Pizzo Scalonazzo

Lunghezza: 9,3km
Dislivello Complessivo: 500mt
Durata: 5h
Grado di Difficoltà: E per Escursionisti
Data Ultima Modifica: Luglio 2020
Punto di Partenza e Arrivo: Piano Battaglia – località Battaglietta (1.635mt)
Punto di massima elevazione altimetrica: Pizzo Carbonara (1.979mt)
Tipo di Percorso: Anello
Percorribile in senso inverso: si
Gruppo Montuoso: Madonie
Fonte/Autore: mimmo valenti

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Premessa: L’itinerario si sviluppa sul massiccio del Carbonara, una delle più belle aree paesaggistiche delle Madonie. Il percorso è impegnativo e richiede un’attenta programmazione, specie per le condizioni meteo che dovranno essere buone, con assenza di nebbia che pregiudicherebbe la sicurezza dell’escursione e, possibilmente, con ottima visibilità per apprezzare i paesaggi.
L’escursione può essere fatta in tutte le stagioni dell’anno, compresa quella estiva per le gradevoli temperature offerte dalla elevata altitudine (1600-2000 mt).
Il complesso del Carbonara ha la forma di un immenso panettone di calcare, con pareti a strapiombo nei versanti nei versanti settentrionale e occidentale mentre a meridione e ad oriente si raccorda morbidamente con il pianoro di Piano Battaglia e con Monte Ferro.

La sua parte sommitale è un vasto altopiano tondeggiante, caratterizzato da una serie di rilievi, Pizzo Carbonara (1979 mt), Pizzo Antenna o della Principessa (1977 mt), Pizzo Palermo (1964 mt) e Pizzo Scalonazzo (1904 mt), e dalla presenza di oltre 400 doline con un diametro da pochi metri ad oltre 300 metri.
Grandi boschi di faggio ammantano le parti più alte del massiccio, mentre alle quote più basse si trovano residui di leccete e, sul versante nord-orientale, anche querceti e roverelle. Meno frequenti, ma con esemplari di grande imponenza l’Acero e l’Olmo montano.

Durante l’escursione una particolare attenzione meritano le formazioni rocciose, per le numerose inclusioni di fossili marini, dai banchi di spugne, alle alghe e coralli anche di notevoli dimensioni.

Come arrivare: per le indicazioni stradali al punto di partenza clicca qui

Descrizione: per visualizzare le informazioni dell'autore clicca qui
L’itinerario parte dalla Battaglietta, la dolina più grande delle Madonie insieme a Piano Battaglia.
Da qui ha inizio il sentiero (direzione est) che costeggia la dolina fino a raggiungere le pendici di monte Ferro, da dove inizia un tratto in salita. Dopo un breve tratto di sentiero immerso nella faggeta, si raggiunge un bivio (km 1,3): a destra si scende nella dolina Zottafonda e continuando poi a salire si raggiunge Piano Principessa; noi procederemo a sinistra raggiungendo, dopo avere superato tratti immersi nella faggeta e tratti esposti, le Fosse di San Gandolfo (km 2,2) , una spettacolare valle formata da una successione continua di doline .

Dal km 2,95 al km 3,15 il percorso diventa irto e pietroso, proseguendo si arriva a Pizzo Carbonara (km 3,3) che con i suoi 1979 mt slm è la vetta più alta della Sicilia dopo l’Etna. Dalla vetta si godono ampi e spettacolari panorami che si spingono fino all'Etna , ai Nebrodi, alle Eolie, ai monti della Conca d'Oro, ai Monti Sicani ed al centro della Sicilia.

Il percorso prosegue in leggera discesa, costeggiando alcune caratteristiche doline, tra cui la più bella a forma di “anfiteatro” (km 3,9).
Al km 4,2 necessaria deviazione a dx fino a raggiungere un margine del “panettone” del Carbonara, in un ardito ma spettacolare punto panoramico sul Vallone delle Madonie (salto ca. 700 mt) .
Ritornati sul sentiero principale, il percorso si svolge, per un paio di km (km 4,2-6,2), quasi in piano prevalentemente nella faggeta. In questa zona si possono osservare numerose inclusioni fossili nella roccia calcarea .

Al km 6,3 seconda deviazione verso i resti del rifugio Scalonazzo ed un particolare punto panoramico verso Piano Battaglia, dove è stata eretta una stele in ricordo del cane Argo, fedele accompagnatore di un escursionista amante delle Madonie.
Ritornati sull’itinerario principale, il sentiero continua in faggeta fino al km 7,2, con una pendenza del 20%. Nel successivo tratto esposto si aprono interessanti scorci paesaggistici verso il litorale di Palermo. Il sentiero termina sulla SP118, che si percorre per 1 km fino alla Battaglietta.