Monte Amaro e Bivacco Pelino dal rifugio Bruno Pomilio (Blockhouse)

Monte Amaro e Bivacco Pelino dal rifugio Bruno Pomilio (Blockhouse)

Lunghezza: 12km
Dislivello Complessivo: 1.350mt (-500mt)
Durata: 5h 30m
Grado di Difficoltà: E+
Data Ultima Modifica:  Marzo 2021
Punto di Partenza: Blockhouse – Rifugio Bruno Pomilio (1980mt)
Punto di Arrivo: Bivacco Pelino – Monte Amaro (2.783mt)
Tipo di Percorso: Traversata
Fonte/Autore: Fabio - Born To Trek

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Premessa: La Majella non è la montagna più alta degli Appennini ma sicuramente è il massiccio più imponente del centro Italia; La sua lunga dorsale si estende da Nord verso Sud offrendo al centro Italia l'alta via più lunga e più alta di tutto l'Appennino. Sebbene i sentieri principali non presentino passaggi tecnici le distanze e le altitudini richiedono un buon allenamento e un altrettanto buona tempra mentale, il tracciato che dal rifugio Bruno Pomilio (Blockhouse) conduce al Monte Amaro ne è un esempio.
Il Monte Amaro è la vetta più elevata della Majella (2.783mt) e dalla cima si possono scorgere magnifici panorami sulle montagne vicine e sul mar Adriatico. La presenza del bivacco Pelino sulla vetta permette per chi vuole di smorzare a metà l'escursione al Monte Amaro che, se fatta in un'unica giornata andata e ritorno, risulterebbe estremamente impegnativa con oltre 23Km di lunghezza e 1.800mt di dislivello. Pernottare al bivacco permette anche di valutare la percorrenza di sentieri alternativi lungo il ritorno, ad esempio salendo sulla Cima delle Murelle. Piccola accortezza nel bivaccare al Pelino sta nel fare una telefonata o mandare una mail al CAI di Sulmona (o in alternativa al CAI di Guardiagrele o all'Ente parco) per sapere se altre persone hanno preventivato di bivaccare in vetta. Non è raro, soprattutto nei week end estivi, di trovare i 10 posti disponibili del bivacco tutti occupati rischiando di dover dormire a terra o addirittura esternamente all’addiaccio. In caso estremo è bene sapere della presenza del “vicino” Rifugio Manzini (30m di cammino) dotato di qualche piccolo confort in più a partire dal camino.
Il massiccio della Majella, data la sua estensione, conserva un ambiente di flora e fauna tra i più vari e nutriti del centro Italia; non è difficile incontrare branchi di Camosci o di vedere Stelle Alpine, per non parlare dello spettacolo che si può gustare dalla vetta, fiabeschi tramonti a filo di Appennini e calde albe sbrilluccicanti sul Mare Adriatico.
Ultimo appunto, la strada di Blockhouse è la più alta del centro Italia.

Come arrivare: Dalla A25 si prende l'uscita Alanno-Scafa. Si svolta a destra e si seguono le indicazioni per Lettomanopello. Giunti al paese si oltrepassa questo seguendo le indicazioni per la località sciistica di Passo Lanciano. Arrivato al centro di Passo Lanciano si segue la strada di destra che risale la Majelletta fino ad un primo sbarramento (strada a transito limitato) che si può inizialmente superare fino al km 18,9 dove è presente il Rifugio Pomilio.

Descrizione: Dal rifugio Bruno Pomilio (1.980mt) si segue la strada che risale il crinale per circa 2Km fino ad una bacheca di legno dove finisce la strada e diparte a sinistra di questa un sentiero che segue a mezza costa in mezzo a pini mughi, profumati ma alle volte invadenti, il susseguirsi di saliscendi tra cui spicca il Monte Cavallo (2.171mt). Lasciato sulla sinistra orografica il sentiero 4 si prosegue sempre in cresta fino a raggiungere una fontanella alla Sella di Acquaviva. Il sentiero fino ad ora percorso agevolmente lascia spazio al tratto più pendente dell’escursione, alzando lo sguardo è possibile vedere nitidamente il sentiero n.1 che risale il ripido crinale. Lungo la salita si prosegue in direzione del punto visibile più alto tralasciando sulla sinistra prima il sentiero che conduce al bivacco Fusco e successivamente il sentiero che proviene dallo stesso bivacco. Dopo 400mt di salita il tratto più ripido lascia spazio ad un altopiano più tenero che conduce comodamente in vetta al Monte Focalone (2.676mt). Il Monte Focalone è un punto di riferimento crocevia di molti sentieri della Majella, sulla sinistra (Est) partono i sentieri che conducono sulla Cima delle Murelle e sul Monte Acquaviva mentre dritti (Sud) prosegue il sentiero verso l’ormai visibile Monte Amaro.
Da questo punto in poi il sentiero rimane perennemente sopra i 2.500mt di altitudine e non è raro percepire leggeri giramenti di testa. Si prosegue dunque verso Sud lungo una serie di saliscendi che portano prima sulla cima Pomilio (2.656mt) per poi riscendere leggermente verso la sella dei Tre Portoni dove si attraversano dei tratti leggermente rocciosi ma non difficili fino a scavallare su una pianura dove sono presenti molti ometti di pietra che indicano la strada per giungere fino in vetta che sebbene sembri vicina è ancora abbastanza lontana. Infatti l'agevole sentiero dapprima si allarga molto fino a raggiungere quasi gli affacci sul versante occidentale dell'Amaro e successivamente sale dritto verso la vetta che si raggiunge facilmente (2.793mt).
Sulla vetta si trovano i ruderi del vecchio rifugio in pietra Vittorio Emanuele II e il nuovo Bivacco Pelino (10 posti letto) sempre aperto. Nel caso il bivacco fosse tutto occupato, situazione possibile soprattutto nei fine settimana estivi, c’è la possibilità in mezz'ora di tempo di raggiungere il Rifugio Manzini, meno suggestivo, meno panoramico ma più protetto, grande ed ospitale con maggiori confort (tra cui acqua corrente) e camino. Per raggiungerlo si scende leggermente dalla vetta per il sentiero appena percorso per poi staccarsi e tenersi a destra sul filo di cresta dove sono ben visibili diversi tracciati di sentieri che si ricongiungono in uno solo che scende dritto verso la sella sottostante (2.600mt ca.), da qui si prosegue nella discesa mirando direttamente verso il rifugio. Per l’eventuale deviazione mettere in preventivo 250mt di dislivello in discesa in più.