Ferrata Ricci alla vetta orientale del Corno Grande (da Arapietra)

Ferrata Ricci alla vetta orientale del Corno Grande (da Arapietra)

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Lunghezza: 11Km
Dislivello Complessivo: 1.300mt
Durata: 6h
Grado di Difficoltà: EEA per Escursionisti Esperti e Attrezzati, ferrata PD Poco Difficile
Data Ultima Modifica: Luglio 2021
Punto di Partenza e Arrivo: Arapietra - Sella di Cima Alta (1.650mt ca.)
Punto di altezza max: Vetta orientale al Corno Grande (2.903mt)
Tipo di Percorso: Andata e ritorno con anello in vetta
Gruppo: Gran Sasso d'Italia
Fonte/Autore: Fabio - Born To Trek

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Premessa: La ferrata Ricci è la via di ascesa per eccellenza al la vetta Orientale del Corno Grande (2903mt), vetta più bassa dell’Occidentale di soli 9 metri ma forse più piacevole e soddisfacente da conquistare, sia per i liberi panorami che spaziano sul Teramano sia probabilmente per il fatto che, essendo raggiungibile solo per sentieri che richiedono attrezzatura, è più selettiva nei suoi avventori.

La cima orientale è il primo baluardo che si ammira venendo dall’adriatico e teramano, difatti i suoi quasi 2.000mt di parete lasciano a bocca aperta ed attirano gli sguardi degli alpinisti più ambiziosi. Il tracciato della ferrata permette di ammirare da vicino il paretone orientale passando di lato e dominandone le creste. Dalla vetta è anche possibile ammirare le cime limitrofe a cominciare dalle gemelle cime del Corno Grande situate a ferro di cavallo intorno a quel che rimane del Ghiacciaio del Calderone, il ghiacciaio più meridionale d’Europa che oggi, nelle stagioni più aride, può apparire quasi come un grande nevaio.

La via ferrata verte in ottimo stato grazie all’ultima sistemazione avvenuta nell’estate 2017, periodo in cui sono state sistemate tutte le ferrate della zona. Il tracciato è vario e percorre una naturale cengia rocciosa obliqua che si ammira nel primo tratto e facili passaggi panoramici nei tratti di cresta. Nell’ultima ristrutturazione è stato attrezzato anche il primo tratto di discesa che porta al Ghiacciaio del Calderone. Il restante tracciato è di sentiero ben tenuto sebbene la lunghezza di questo, soprattutto se si decide di salire dall’Arapietra, è decisamente lungo e richiede un’adeguata preparazione fisica.

Se si affronta il percorso nei week end estivi si deve mettere in conto di incontrare molte persone lungo il sentiero di salita al Franchetti e probabilità di incontrarne abbastanza anche lungo la ferrata, ci sono tuttavia diversi punti larghi in cui sostare per far passare le persone in sicurezza.

Come arrivare: per le indicazioni stradali fino al punto di partenza clicca qui
Dalla A25 venendo da Teramo si prende l'uscita San Gabriele Colledara e si seguono le indicazioni per Montorio al Vomàno (SP491). Raggiunto e superato il paese si prosegue lungo la SS80 in direzione L'Aquila, ci si addentra nella rocciosa Valle del fiume Vomano dove sulla sinistra è presente il bivio per Pietracamela. Si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per i Prati di Tivo che si raggiungono superando il paese montano di Pietracamela. Ai Prati di Tivo (dove sono presenti bar e fontanella) si svolta a sinistra e si prosegue per strada boschiva che supera una zona barbeque fino a giungere in un pianoro più aperto dove finisce la strada, siamo all’Arapietra.

In alternativa dalla A25 venendo dal Lazio si esce a L’aquila Ovest, dopo il casello alla rotonda si seguono le indicazioni blu per Teramo (seconda uscita) incrociando la SS Statale 80 che si segue verso Sinistra, si esce da L’Aquila seguendo sempre le indicazioni per Teramo, si supera Arischia e la strada comincia a salire tutte curve fino al Valico delle Capannelle, si prosegue superando il bivio per Campotosto/Amatrice, si supera il lago della Provvidenza addentrandosi nella Valle del fiume Vomano dove sulla destra è presente il bivio per Pietracamela. Da qui si segue fino ai Prati di Tivo/Arapietra come descrizione sopra.

Descrizione: Da Sella di Cima Alta si risale verso l’Arapietra lungo l’evidente sentiero a destra rispetto la strada percorsa, sentiero che risale per colline e prati in direzione del paretone. Dopo ca. 10m a quota 1.745mt si arriva al crocevia dei sentieri che risalgono da Prati di Tivo, si prosegue in salita in direzione della lunga dorsale che prosegue verso le cime alte fino a raggiungere prima uno scenografico casolare abbandonato (l’Albergo Diruto) e successivamente la stazione di arrivo della funivia che proviene dai Prati di Tivo (2.030mt, 40m da Sella di Cima Alta). Dalla stazione è presente una vista molto bella con il paretone del Corno Grande che scende profondo nella valle teramana a sinistra e il roccioso Corno Piccolo sulla destra che nasconde l’Intermesoli e le altre vette del Gran Sasso.

Raggiunta la funivia e la vicina località della Madonnina si prosegue lungo il sentiero 3 con segnavia bianco-rosso che punta dritto verso la cresta NE del Corno Piccolo fino ad un bivio posto a quota 2.075mt che divide il sentiero che conduce a destra alla ferrata Ventricini e alle vie di arrampicata del Corno Piccolo dal sentiero di salita a destra che conduce al Rifugio Franchetti e al Vallone delle Cornacchie. Si svolta a sinistra per sentiero battuto e dopo una traversata a mezzacosta si comincia a salire su zone più rocciose. A metà della salita rispetto al rifugio si incontra un passaggio roccioso da non sottovalutare, il c.d. Passo delle Scalette attrezzato con passerelle e una fune d’acciaio per la progressione. Superato il passo si entra nella parte alta del Vallone e per sentiero segnato e battuto si arriva al Rifugio Franchetti (2.433mt, 1h dalla Madonnina, ca. 1h40m da Sella di Cima Alta).

Raggiunto il rifugio si può ammirare dal basso il paretone della vetta orientale del Corno Grande e sulla sua base, più o meno alla stessa altezza del Rifugio, si vede evidente l’intaglio obliquo dove passa la via ferrata. L’imbocco dell’intaglio si raggiunge oltrepassando un breve ghiaione. Da qui parte il vero sentiero attrezzato che risale l’intero intaglio roccioso fino a sbucare su una prima cresta con magnifico affaccio sull’intera valle teramana e sull’imponente paretone Est del Corno Grande. Si prosegue seguendo il filo di cresta per brevi tratti verticali ma mai difficili né esposti e si giunge ad un secondo tratto di cresta comodo e molto lungo che aggira tutta la sommità del paretone e lungo il quale è possibile scorgere la vetta. Quest’ultima si raggiunge senza particolari difficoltà (2.903mt, 1h15m dal Franchetti, ca. 3h totali). Dalla vetta la vista è spettacolare.

Per la discesa si segue a ritroso per ca. 200mt un tratto della via di salita; poco prima della vetta, scendendo sulla sinistra (verso ovest, dal lato del Calderone), c’è la via di discesa, anche questa ferrata che scende ripida per brevi salti fino al Calderone. Raggiunta la conca la ferrata finisce e si attraversa il bordo del Calderone seguendo omini di pietra e segni sulle rocce per raggiungere dapprima il Passo del Cannone dal quale cominciare la discesa verso i torrioni del Corno Piccolo (le Fiamme di Pietra) e la Sella dei due Corni. Senza raggiungere la sella il sentiero scende ripido e ghiaioso sulla destra entrando nella parte alta del Vallone delle Cornacchie puntando dritto al rifugio Franchetti (1h10’ dalla vetta, ca. 4h totali) dove ci si ricongiunge al sentiero di andata.

Si prosegue per la discesa percorrendo a ritroso il sentiero d’andata, prima il Passo delle Scalette, poi la Madonnina e la funivia (50m dal Franchetti, ca. 5h totali) ed infine Albergo Diruto, Arapietra e Sella di Cima Alta (35/40m dalla Madonnina, ca. 5h45m/6h totali).