Anello al Monte Cervia e Gole dell'Obito da Paganico Sabino - giro lungo

Anello al Monte Cervia e Gole dell'Obito da Paganico Sabino - giro lungo

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Lunghezza: 15,5km
Dislivello Complessivo: 1.050mt
Durata: 6h
Grado di Difficoltà: E - Escursionistico
Data Ultima Modifica: Ottobre 2021
Punto di Partenza e Arrivo: Paganico Sabino (720mt)
Tipo di Percorso: Anello
Percorribile in senso inverso: si
Gruppo Montuoso: Riserva Naturale Regionale monti Navegna e Cervia (link parks.it e al Sito Ufficiale navegnacervia.it)
Fonte/Autore: Fabio - Born To Trek

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Premessa: Il Monte Cervia è una vetta secondaria rispetto al vicino monte Navegna e con questo fanno parte di una Riserva Naturale Regionale secondaria rispetto le più note riserve dell’Appennino che a sua volta è una catena secondaria rispetto le più note Alpi e Dolomiti… ciò nonostante considerare questo monte come una meta di poca importanza è un errore madornale nel quale non si deve mai cadere!

Il percorso proposto è uno dei più belli e particolari che si possono effettuare nell’intero comprensorio, l’escursione è molto varia e mai banale, attraversa sentieri panoramici a mezza costa, aeree creste, passaggi facili su roccette e sentieri immersi in boschi e avvallamenti. Abbinare la salita al Cervia con l’attraversamento delle Gole dell’Obito permette di rendere l’escursione ancora più completa (rispetto al giro più breve qui descritto) esplorando il Fosso del torrente Obito fino all’antico Ponte della Signora e alle caratteristiche costruzioni della Mola di Paganico poste sotto magnifiche pareti rocciose.
Lungo la salita e dalle creste è possibile godere di scorci incredibili a cominciare dalla forra di Riancoli posta sotto il versante sudorientale del Cervia, forra molto apprezzata dagli amanti del Canyoning, successivamente si godono magnifici panorami sugli spazi aperti verso Carsoli e i retrostanti monti Simbruini per poi giungere sulle zone sommitali dalle quali si può ammirare il magnifico Lago del Turano e tutte le cime dell’Appennino centrale.

La segnaletica è valida e ben tenuta lungo tutto il percorso. Da Paganico è possibile raggiungere la vetta attraverso un anello breve e diretto (sentieri 341/342) oppure tramite un giro più lungo e vario qui proposto che percorre il sentiero 341a sul versante occidentale del Cervia fino a ricongiungersi presso Malpasso con il sentiero 345 che raggiunge la propaggine sudorientale della cresta la quale viene risalita per il sentiero 344 fino in cima. La discesa invece è prevista per il versante settentrionale su sentiero 342 che passa per Fonte Pietrafinola e le Gole dell’Obito.

Non superando i 1.500mt il trekking al Monte Cervia è percorribile anche nelle stagioni più fredde e anzi risulta particolarmente bello nel periodo autunnale quando i colori del bosco si contrappongono al blu del lago.

Come arrivare: per le indicazioni stradali al punto di partenza clicca qui
Dalla A24 si prende l’uscita Carsoli, dopo il casello alla rotonda si seguono le indicazioni per Castel di Tora / Lago del Turano, si segue la strada fino ad incrociare la Via Turanense che si percorre verso sx in direzione del Lago. Poco prima del lago sulla destra si seguono le indicazioni per Paganico per strada in salita che raggiunge il paese. I sentieri partono nel punto più alto del paese a via Montecervia dietro al Comune dove è presente anche un parcheggio.

Descrizione: Da via Montecervia è indicato l’inizio del sentiero 341 per il Monte Cervia (tempo stimato 2.15h) , questo sentiero è parte del Sentiero Italia indicato anche sui cartelli del parco. Il primo tratto del percorso si sviluppa su strada sterrata pianeggiante che si snoda immersa tra sterpaglie, proprietà private e alberi d’ulivo.
Dopo 1,3km si giunge al primo bivio tra il sentiero 341 che svolta a sinistra in salita in direzione diretta per la vetta (tempo stimato 1.50h, giro più breve qui descritto) , e il sentiero 341a che prosegue pianeggiante su strada sterrata. In loco anche un cartellone con la mappa del parco. Si prosegue dritti pianeggiante in direzione sud-est proseguendo a mezzacosta su sentiero inizialmente comodo che prosegue sul versante sudoccidentale del Cervia. Dopo ca.700mt dal bivio la strada sterrata lascia spazio ad una traccia di sentiero ben segnata che con diversi saliscendi prosegue a mezzacosta fino ad un fossato superabile grazie a strutture in legno che rendono comoda la progressione .

Superato il fossato si giunge a ca. quota 900mt ad un nuovo bivio con il sentiero 345 che risale dalla valle e si prosegue in salita verso Piè Cervia (tempo stimato 0.20h). Il sentiero in decisa salita supera la località Malpasso con bel sentiero che passa vicino a zone di calcare carbonatico e altre zone più sassose guadagnando oltre 150mt di dislivello. Superato il Malpasso il percorso si apre a magnifici panorami, si sale una scaletta e si raggiunge la strada sterrata che giunge al punto più orientale dell’escursione a Piè Cervia (quota ca. 1.067mt) dove si apre una bella visuale sul versante opposto dove è presente il paese di Collegiove e su tutta la valle Carsolana e il retrostante Velino e i monti Simbruini. Sul lato della valle del Turano si vede l'appuntito Monte San Giovanni e la bella Forra di Riancoli, meta ambita per il Canyoning, che lo separa da noi .
Da Piè Cervia, dietro al cartello, parte il sentiero roccioso che inizia a risalire il primo tratto di cresta . Il sentiero si snoda sul filo di cresta tra passaggi rocciosi mai complicati e sentieri leggermente più comodi . Si guadagnano rapidamente 300mt di dislivello arrivando sulla prima anticima (Vena Maggiore ca.1.375mt) dove per la prima volta si vede il bel Lago del Turano .
Si procede su cresta in discesa fino ad un’evidente sella per poi risalire subito e giungere dopo 500mt alla seconda anticipa (Croce di Monte Cervia ca.1.385mt) con croce posta su una bella zona rocciosa . Dalla croce si prosegue lungo l’evidente cresta che conduce all’ormai visibile vetta, si seguono diversi saliscendi con brevi facili passaggi rocciosi e dopo 700mt si giunge in cima al Monte Cervia (1.438mt) con croce nascosta nella vegetazione .

Si prosegue verso ovest in discesa e subito si spalanca una bella vista sul Lago del Turano e sul prosieguo della cresta . Si giunge alla sella posta sotto la vetta in cui è presente il bivio con il sentiero 341 che sale da sinistra (da Paganico Sabino, il sentiero tralasciato all’andata) . Si prosegue ora su sentiero 342 in direzione di Fonte Pietrafinola (tempo stimato 1.10h) e Paganico Sabino (tempo stimato 2.20h). Dopo pochi metri si giunge ad un altro bivio stavolta con il sentiero 343 che scende a destra verso Collegiove e si prosegue sempre su cresta . Si giunge sul panoramico Colle Pobbio dal quale si ammira l’intero lago e il monte Navegna e si comincia a scendere lentamente verso nord fino a giungere al punto più settentrionale delle creste dove è presente un bivio , a sinistra si scende verso Paganico ricongiungendosi al sentiero 341 mentre per proseguire nel giro lungo si svolta verso destra rimanendo sul sentiero 342 in direzione di fonte Pietrafinola. Il sentiero si butta dentro il bosco a tratti ripido in mezzo a grandi faggi e castagni . Si perdono 200mt di quota fino a raggiungere la strada sterrata con area picnic e cartellone del parco in prossimità della strada provinciale di Collegiove. Senza raggiungere la strada si prosegue sul sentiero 342 che sterza a sinistra verso nordovest riaddentrandosi deciso dentro il bosco sempre in discesa lungo la valle Pietrafinola seguendo le indicazioni per l’omonima fonte (tempo stimato 0.20h) e Paganico Sabino (tempo stimato 1.10h).

Questo tratto di percorso è molto selvaggio ma evidentemente curato , in caso di mancata manutenzione la vegetazione prenderebbe il sopravvento. Dopo circa 1km in pieno bosco si giunge ad una sorgiva in prossimità di un cartello, la Fonte Pietrafinola , da qui si prosegue in discesa raggiungendo le gole dell’Obito dove si incrocia il sentiero che ne percorre il lato orografico sinistro . Si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per Paganico Sabino (tempo stimato 0.45m) per sentiero parallelo al torrente che a fondo valle si fa sentire.Il tracciato scende lentamente fino a raggiungere l’alveo del torrente in prossimità del punto più stretto della valle. Si supera un primo ponte e si giunge su tracciato ormai comodo nei pressi della Mole di Paganico dove è presente il bivio per salire ad Ascrea . Si tralascia il bivio tenendosi sulla sinistra per superare un secondo ponte (vecchio Ponte della Signora che collega Paganico ad Ascrea) che conduce nuovamente sul lato orografico sinistro del torrente e si risalgono ca. 100mt per giungere nuovamente al paese di Paganico e al punto di partenza.