Come scegliere l'attrezzatura da Trekking

Partiamo da un presupposto, l’abito non fa il monaco, una rondine non fa primavera e una giacca da 2.000€ non fa un montanaro! Questo deve essere chiaro a tutti, i pionieri dell’alpinismo hanno scalato montagne incredibili con sandaletti in pelle, chiodi forgiati nel forno di casa e funi di canapa intrecciate zia Matilda. L’unica differenza tra un montanaro e un divanaro la fa la passione, la gamba, la voglia e lo spirito con cui si affronta la montagna, nient’altro.


INDICE
Come preparare lo zaino da trekking
   o Dedicare il giusto tempo alla preparazione dello zaino da trekking
   o Essenzialità
   o Come fare lo zaino da trekking e la distribuzione dei pesi
   o La qualità dell’attrezzatura da trekking
   o Cose immancabili in uno zaino da trekking
   o Come scegliere lo zaino da trekking (coming soon)
- Lo zaino da trekking per gite di un giorno (coming soon)
- Lo zaino da trekking per avventure di più giorni (coming soon)


Fatta questa doverosa premessa c’è sicuramente da dire che oggi siamo nel XXI secolo e andare in montagna coi chiodi da 80kg di nonno per fare il fico può essere assimilabile all’approccio da teen-ager di andare a scuola con lo zaino sulla spalla sinistra per sentirsi alternativo. Avere buona attrezzatura di qualità aiuta a ridurre i pesi, gli spazi e alle volte anche i risultati. Andando in linea con l’approccio del volersi bene già visto prima è utile evitare a noi stessi di domani di ritrovarci a dire “per risparmiare 50€ sullo zaino ora devo spendere 800€ dal fisioterapista” o peggio “per risparmiare 20€ di scarpe ora devo spendere 100€ al minuto per farmi venire a riprendere dall’elisoccorso”. Chi meno spende più spende è quindi un detto che mai come in montagna deve risuonare nella testa quando andiamo a fare gli acquisti in negozio, occhio però a scegliere le cose che effettivamente fanno al caso vostro, spendere il massimo non vuol dire avere ciò che serve. Se si deve andare su un facile canale innevato non servirà acquistare lo scarpone da ascesa allo Shisha Pangma ma nemmeno la ciabatta da scoglio, piuttosto un buono scarpone entry level da alpinismo invernale, così come se dovete fare un trekking su comodi sentieri di media montagna non servirà avere un pantalone ultra tecnico con segnalatore catarifrangente e fondina per il lancia razzi ma nemmeno il jeans Made in Krakozhia preso da MAS, piuttosto un buon pantalone lungo con buona elasticità che possa coprirvi dal vento ma non appesantirvi o farvi sudare lungo la marcia.

In poche parole è utile pensare che con una spesa oculata è possibile rifornire il proprio armadio di poche cose ma buone, versatili e funzionali evitando situazioni scomode e senza doversi arrangiare. Un piumino 100gr pesa poco, occupa poco spazio ma è capace di scaldare bene così come un micropile. Una camel bag permette di bere senza togliere lo zaino e a differenza di una borraccia pesa poco e si riduce di spazio man mano che il liquido diminuisce. Oppure un buon guscio sottile, impermeabile con prese d’aria aiuta a pararsi dal vento e da leggere piogge in un colpo solo oppure a pararsi dal vento ma traspirare in caso di sole. E questo discorso può essere fatto sulla scelta di una tenda, su un sacco a pelo, su una torcia frontale e su qualsiasi altra attrezzatura da outdoor. Occhio sempre a scegliere cose funzionali alle proprie esigenze senza farsi abbindolare dalla convinzione che spendendo tantissimo è garantita la qualità e la soddisfazione dei propri bisogni.